BYD Atto 2: un SUV elettrico competente ma insignificante

Il BYD Atto 2 è un SUV elettrico funzionale che offre molta tecnologia e una discreta garanzia, ma non si distingue in un mercato affollato. Sebbene abbia un prezzo ragionevole e sia equipaggiato, manca del fascino unico di altri modelli BYD o della assoluta superiorità in termini di portata, spazio o esperienza di guida offerta dai concorrenti.

Cosa fa bene Atto 2

BYD ha rapidamente ampliato la propria presenza nel Regno Unito, passando dall’Atto 3 iniziale all’offerta attuale di otto modelli, comprese opzioni elettriche e ibride plug-in. L’Atto 2 si colloca tra l’Atto 3 e il più piccolo Dolphin, rivolgendosi agli acquirenti che cercano un veicolo elettrico compatto e conveniente.

L’auto viene fornita di serie con molta tecnologia, inclusa una garanzia di sei anni, uno spazio interno ragionevole e una guida confortevole. È abbastanza reattivo per la guida urbana, con due opzioni di potenza: 174 CV nel modello Boost e 201 CV nel Comfort. Entrambe le versioni offrono la trazione anteriore, con scelte di batteria da 51kWh o 65kWh.

Dove non è all’altezza

L’Atto 2 non eccelle in nessuna singola area. I concorrenti offrono una portata più lunga, interni più spaziosi, velocità di ricarica più rapide o un migliore rapporto qualità-prezzo. Lo sterzo sembra insensibile, le sospensioni si instabiliscono su strade sconnesse e l’auto emette segnali acustici e segnali acustici che distraggono durante la guida normale.

I principali svantaggi includono:

  • Mancanza di particolarità: Non offre un motivo convincente per sceglierlo rispetto ai rivali.
  • Esperienza di guida mediocre: Lo sterzo è privo di feedback e la guida può essere dura su superfici irregolari.
  • Ricarica lenta (modello Boost): Il modello base si ricarica molto più lentamente rispetto a molti concorrenti.
  • Interni generici: Il design dell’abitacolo è inoffensivo ma insignificante.

Prestazioni e utilizzo nel mondo reale

Il propulsore elettrico dell’Atto 2 offre prestazioni adeguate per la guida in città, con un’accelerazione reattiva. Il modello Comfort ha una potenza leggermente maggiore per compensare il peso aggiuntivo, ma entrambi raggiungono un tempo da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi.

L’auto eccelle negli ambienti urbani, dove il suo propulsore reattivo e la guida confortevole sono più evidenti. La visibilità è buona e i sensori di parcheggio di serie e una telecamera a 360 gradi facilitano le manovre. Tuttavia, il sistema di frenata rigenerativa è debole e offre poca capacità di guida con un solo pedale.

Sulle strade di campagna e sulle autostrade, l’Atto 2 sembra meno composto. Il rollio del corpo è evidente e il rumore del vento/della strada diventa invadente a velocità più elevate. Lo sterzo non offre feedback, rendendo difficile sentirsi connessi alla strada.

Autonomia, ricarica e costi di gestione

Il modello Boost offre un’autonomia dichiarata di 214 miglia sul ciclo WLTP, mentre il Comfort vanta 261 miglia. I test nel mondo reale suggeriscono che queste cifre sono accurate, con il modello Comfort che raggiunge fino a quattro miglia per kWh in condizioni favorevoli.

Le velocità di ricarica variano: il modello Comfort può caricare fino a 155 kW, mentre il Boost è limitato a 82 kW, rendendo più lento il rifornimento. I costi assicurativi sono relativamente alti, ma i valori residui sono nella media.

Interni e praticità

Gli interni dell’Atto 2 sono ben costruiti ma mancano di fascino visivo. L’ampio touchscreen ruotabile domina il cruscotto, mentre i controlli fisici sono scarsi. Lo spazio di archiviazione è decente, con vassoi per smartphone e porte USB-C, ma i contenitori sulle porte sono piccoli.

Lo spazio per i passeggeri posteriori è buono, ma la capacità del bagagliaio di 400 litri è inferiore alla media della categoria. I sedili posteriori si abbattono per offrire 1.340 litri di spazio di carico.

Verdetto finale

Il BYD Atto 2 è un SUV elettrico competente ma insignificante. Offre un solido pacchetto di tecnologia, copertura della garanzia e comfort, ma non eccelle in nessuna area. Gli acquirenti che danno priorità al valore e alla praticità potrebbero trovarlo interessante, ma coloro che cercano un’esperienza di guida più coinvolgente o caratteristiche straordinarie dovrebbero esplorare le alternative.

L’Atto 2 va bene, ma in un segmento competitivo, bene non è sempre sufficiente.

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