Mazda sta raddoppiando i suoi modelli più grandi e più redditizi – crossover a sei cilindri in linea, in particolare – mentre il destino della sua gamma compatta è in bilico. Mentre il marchio punta sull’elettrificazione e sui SUV, la Mazda3, un tempo pietra angolare del mondo degli appassionati di guida, si trova ad affrontare un futuro incerto. Senza un successore attualmente nella roadmap di Mazda, la domanda non è se le 3 verranno sostituite, ma da cosa.
Il silenzio che circonda la prossima generazione
I rapporti suggeriscono che l’attuale Mazda3 potrebbe non vedere una sostituzione oltre il 2026. Questa è una prospettiva sconcertante per un marchio storicamente celebrato per le sue berline e berline divertenti da guidare. Lo spirito “Zoom-Zoom” sta svanendo nell’obsolescenza? La risposta potrebbe risiedere in una partnership sorprendente: Changan, la joint venture cinese di Mazda.
La Cina riuscirà a mantenere in vita i 3?
Quando Mazda interruppe la produzione della berlina e della station wagon 6, molti si aspettavano un successore a sei cilindri in linea con trazione posteriore per competere con BMW e Audi. Invece, alcuni mercati – Europa e Australia – hanno ricevuto la Mazda 6e/EZ-6 con sede a Deepal, mentre il Nord America è stato escluso. Potrebbero i 3 seguire lo stesso percorso, diventando un altro prodotto derivato da Deepal? Ha senso: Mazda è un attore più piccolo e sfruttare il portafoglio di Changan aiuta a controllare i costi di sviluppo.
I recenti depositi di marchi per la Mazda3e in Australia, Regno Unito ed Europa, combinati con la presentazione da parte di Changan della più piccola berlina L06, danno peso a questa teoria. La L06 potrebbe benissimo sostenere la prima Mazda3e.
Una svolta elettrizzante
Se Mazda seguisse il progetto della 6e, la 3e prenderebbe in prestito l’hardware esistente di Deepal. La L06 sarà lanciata in due forme: una ibrida con autonomia estesa (EREV) e una variante completamente elettrica. L’EREV abbina un motore da 1,5 litri da 97 CV con una batteria da 28,39 kWh e un motore elettrico da 190 kW, offrendo 180 km (112 miglia) di autonomia EV e un consumo di carburante di 54 mpg. La versione elettrica vanta un motore da 268 CV e due opzioni di batteria: 56 kWh e 69 kWh, con un’autonomia fino a 416 miglia.
Interni intelligenti
Aspettatevi un’estetica più premium rispetto all’auto donatrice, insieme alla tendenza a tutti gli schermi vista nei nuovi SUV CX-5 ed EZ-60. Un chip di tipo automobilistico da 3 nanometri alimenterà un AR-HUD da 50 pollici, infotainment e sistemi di assistenza alla guida di livello 2+, incluso LiDAR standard.
Anche la L06 è più grande. Misura 190 pollici di lunghezza, è più lungo dell’attuale 3 e poco meno del 6 fuori produzione. Questo lo riposiziona in un segmento più ampio, affrontando uno dei principali punti deboli del 3: i sedili posteriori stretti.
Design Kodo
La Mazda3e manterrà il linguaggio di design Kodo della casa automobilistica, ma probabilmente prenderà in prestito la serra e le porte dell’auto donatrice. La parte anteriore si evolverà da quella della Mazda 6e, con un pannello illuminato, fari a due livelli e persiane della griglia attive. Il profilo laterale sarà caratterizzato da lamiere sinuose e maniglie delle porte semi-incasso. L’unità LiDAR sarà posizionata sopra il parabrezza, mentre la parte posteriore vanterà un diffusore e una striscia di fanali posteriori a tutta larghezza.
Considerazioni finali
Mazda deve ancora confermare se l’attuale 3 riceverà un’altra generazione o se un prodotto Changan rinnovato la sostituirà. Se quest’ultimo dovesse realizzarsi, il rivale della Tesla Model 3 sarà fuori dalle carte per i consumatori nordamericani. Tuttavia, competerà con opzioni elettrificate come Hyundai Ioniq 6 e BYD Seal nei mercati dell’Europa e dell’Asia Pacifico.
La domanda rimane: Mazda dovrebbe attingere alla sua joint venture Changan per i prossimi tre? Il futuro della Mazda3 potrebbe dipendere da questo
